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Corso Michelangelo Buonarroti n. 14 | 95039 Trecastagni | Per informazioni: fondazione.trecastagni@gmail.com

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Fondazione Trecastagni
Corso Michelangelo Buonarroti

n. 14 | 95039 Trecastagni (Catania

Codice Fiscale 90065900871
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Trecastagni dispone di luoghi di straordinario interesse culturale, naturalistico, paesaggistico, storico e letterario.

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MONUMENTI E LUOGHI DI INTERESSE

www.fondazionetrecastagni.it @ All Right Reserved 2021 | Sito web realizzato da Flazio Experience 

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Santurario Santi Alfio, Filadelfo e Cirino

Museo ex-voto

La prima chiesetta dedicata ai tre Santi martiri di epoca romana venne edificata a Trecastagni nel 1593, su iniziativa di un gruppo di devoti che vennero riconosciuti come confraternita nel 1618. L'edificio sacro venne ancora ampliato nei secoli successivi, operando anche i necessari restauri dopo il terremoto del 1693. Le tavolette votive donate alla chiesa dedicata ai Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, a partire dalla secondo metà dell'Ottocento, offrono l'opportunità di ripercorrere la storia degli ultimi centocinquanta anni con gli occhi del popolo dei devoti. Le guerre mondiali, l'evoluzione dei mezzi di trasporto e i connessi incidenti, gli interventi chirurgici: sono tutti eventi che vengono descritti nelle semplici tavolette dipinte da artigiani locali per rispondere al bisogno dei fedeli di manifestare la loro riconoscenza per le grazie ricevute. 

Il museo nei giorni della festa (il 1 O maggio) è frequentatissimo dai devoti, alcuni dei quali
vi sostano al termine di un faticoso pellegrinaggio a piedi. E' possibile visitarlo tutti i giorni negli orari di apertura del santuario.

(foto E.Messina)

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Chiesa San Nicola di Bari

Gran parte delle chiese di Trecastagni risalgono (o sono state ristrutturate) alla fine del XVII secolo, l'epoca d'oro dei Di Giovanni oltre che del terremoto del Val di Noto. La chiesa madre, o matrice, è dedicata da sempre a San Nicola di Bari, vescovo di Mira morto quindi nell'odierna Turchia, il cui culto si diffuse in Sicilia probabilmente già in età Bizantina. Una scenografica scalinata conduce dal versante orientale sino all'altura da cui si domina tutto il versante meridionale dell'Etna. Per secoli l'arcipretura di San Nicola ha rappresentato il luogo di culto più importante per l'intero comprensorio. Il registro dei battesimi esistente in parrocchia parte dalla data del 10 ottobre 1594, ma è probabile che già esistesse un edificio religioso sul colle panoramico in data ancora precedente.

Grazie ai lavori di restauro, l'interno è stato riportato alla sobria bellezza della nera pietra vulcanica con cui venne edificato intorno alla fine del Cinquecento. (foto E.Messina)
 

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Il Mulino

Sulla sua origine e sull'effettivo utilizzo le fonti sono discordanti.

Esisteva già nel Settecento anche se i cronisti del tempo lasciavano intendere una scarsa utilità del manufatto, oggi circondato da un ampio piazzale dal quale si domina un amplissimo panorama. (foto E.Messina)

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La Chiesa di S.Antonio di Padova

Anticamente annessa all'ex convento francescano dei Padri Riformati è rimasta l'unica parte del complesso monumentale ancora adibita al culto, dopo la riconversione dell'attiguo  monastero – a partire dal 1872- 
in sede del Municipio, delle carceri e delle scuole comunali. Il convento venne originariamente edificato durante il Seicento su iniziativa dei Principi Di Giovanni e vi pernottò Dominique Vivant Denon nel corso del suo famoso viaggio in Sicilia del 1778, che effettuò in compagnia di Chatelet e Desprez, abili disegnatori.

 

La chiesa di S.Antonio di Padova è un gioiello barocco con pregiati altari ed elaborate strutture lignee. Gli spazi esterni vennero utilizzati sino alla fine dell'Ottocento come area cimiteriale.
 

Accanto ai giardini di piazza Aldo Moro è ancora visibile il portale che un tempo dava accesso all'intero complesso conventuale e un tratto di strada con il tipico selciato lavico.

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Il Quartieri di Gaglianesi

Intorno alla chiesetta dedicata a Santa Caterina d'Alessandria si apre una piazzetta semicircolare che mantiene un fascino d'altri tempi, non dissimile dal periodo in cui da qui passava la strada maestra che saliva da Catania.

 

Le tipiche decorazioni a bande rosse e bianche che caratterizzano lo spazio antistante la chiesa sono state realizzate alla fine dell'Ottocento.

 

L'edificio sacro ed il vicino parco pubblico rappresentano il punto di riferimento per l'intero, tranquillo quartiere.
 

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